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Mauro Zanardelli

naturopata

consulnte olistico

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salute naturale

La respirazione profonda. Impara la tecnica per respirare “energia”.

da | Gen 26, 2021 | naturopatia | 0 commenti

tranquillità

La respirazione profonda.

Respirare è un’azione naturale, è il primo atto che “impariamo” nel momento in cui veniamo al mondo.

Si inizia la propria vita riempiendo di aria i polmoni, la prima inspirazione. Si muore svuotando i polmoni, l’ultima espirazione, in mezzo, anni di inspirazioni ed espirazioni, quasi tutte fatte in automatico, migliaia di respiri inconsapevoli.

Il respiro è la migliore dimostrazione pratica del nostro vivere immersi nella polarità. Una ispirazione non può esistere senza il suo polo opposto, l’espirazione e viceversa. Una parte non può esistere senza la sua parte opposta. Le due parti unite formano l’unità, in questo caso quello che chiamiamo respiro.

Respirare è il primo e l’ultimo atto che compiamo nella nostra vita. Respirare è il sinonimo di vita.

Ci permette di portare aria pulita nel nostro corpo e di espellere aria inquinata, respirare permette a qualcosa di esterno al nostro corpo di entrare in noi. 

L’importanza del respiro.

naso bambino

Soprattutto le filosofie orientali regalano alla respirazione un ruolo centrale nella vita della persona. 

In Medicina Classica Cinese l’energia data dalla respirazione, “Yong Qi”, è una delle forme di QI (energia) che nutrono il corpo. Per gli induisti e per chi pratica Yoga respirare permette al “Prana” di entrare e circolare nell’organismo. Per gli antichi Greci il “Pneuma”, cioè il principio vitale cosciente di ogni organismo, era sinonimo di respiro, di soffio vitale e di Anima. 

Il mondo occidentale moderno che ha smesso, quasi del tutto, di occuparsi dell’importanza del respiro, tranne che per chi ha scelto di percorrere la strada dello Yoga. In realtà la medicina occidentale conosce bene l’importanza del respiro, ma sembra che a noi “formichine” che trottiamo per questo mondo iperattivo, sempre più di corsa, alla ricerca di chissà quale formula della felicità, del respiro non importi poi molto. Non si spiegherebbe altrimenti il motivo della nostra accettazione passiva della situazione in cui viviamo, immersi in un aria sempre più inquinata che di salubre ha ben poco.

Eppure, ritornare ad occuparci dell’importanza del respiro ed imparare ad inspirare ed espirare con consapevolezza, potrebbe essere una delle migliori soluzioni naturali che abbiamo a disposizione per poter riequilibrare l’organismo.

Per riuscire a comprendere quanto il respiro incide sulle funzioni del corpo, prova ad utilizzare la tecnica di respirazione che ti descrivo di seguito per una settimana.

Respira energia.

La respirazione profonda è una tecnica semplice e naturale che ti regalerà un senso di benessere incredibile. Un’unica attenzione, la respirazione profonda va praticata a stomaco vuoto, per questo motivo il mattino è il momento migliore.

Per questa tecnica avrai bisogno semplicemente di un cuscino e di un tappetino per poterti sdraiare a terra. 

Ok sistema il tappetino, sdraiati e partiamo con la pratica della respirazione profonda:

  • Sdraiati sulla schiena, con il cuscino a sorreggere la testa e sistemati il più comodo possibile.
  • Ascolta il tuo corpo, senti dove appoggia, hai dei dolori? Sei comodo/a? Ascoltati e prendi il tempo necessario per stare bene con te stesso/a.
  • Quando ti senti pronto/a.…
  • Inspira velocemente cercando riempire i polmoni al massimo, riempi prima la parte bassa espandendo al massino l’addome e il diaframma, poi la parte alta dei polmoni espandendo al massimo la cassa toracica e quando pensi di aver riempito al massimo i polmoni cerca di riempirli ancora di più immaginando di riuscire a riempire d’aria tutto il tuo corpo fino ad arrivare al cervello.
  • trattieni per un paio di secondi ed espira. Lascia andare, permetti all’aria di uscire naturalmente.
  • quando ti senti pronto/a, inspira come prima e riempi al massimo, addome, polmoni, testa.
  • trattieni per un paio di secondi ed espira. Lascia andare, permetti all’aria di uscire naturalmente.
  • esegui i cicli di respirazione ininterrottamente per 30-40 cicli respiratori, non concentrarti sui numeri, entra nel respiro, lasciati trasportare dal tuo respiro.
  • se senti girare la testa, o percepisci dei formicolii che invadono tutto il corpo, oppure ti sembra di perdere la sensibilità, non preoccuparti, è normale, continua a respirare.
  • con questa respirazione può accadere qualunque cosa, tu continua e “stai nel respiro”.
  • dopo 30-40 cicli respiratori, quando senti di aver raggiunto una buona areazione per l’ultima espirazione, svuota completamente i polmoni e stai con i polmoni vuoti fino a che non senti la necessità di inspirare.
  • tieni i polmoni vuoti fino al tuo limite, quando hai bisogno di respirare, inspira, riempi al massimo i polmoni e trattieni il respiro più che puoi, quando senti di non riuscire più a trattenere espira ed inizia a respirare normalmente, seguendo il tuo ritmo naturale.
  • hai finito il primo ciclo.
  • respira normalmente, non alzarti subito e soprattuto non alzarti di scatto, potrebbe girarti la testa.
  • non c’è un numero minimo o massimo di cicli da eseguire, impara ad ascoltarti. Il segreto sta nella tua sensibilità e nella percezione che hai delle tue sensazioni. 
  • Impara a fidarti di te stesso e di quello che senti.

Per mia esperienza posso dirti che eseguire tutte le mattine 3-4 cicli (inizia con un ciclo per una settimana e se poi te la senti prova a farne due e poi tre) di respirazione profonda ti permette di:

  • ossigenare il sangue
  • alzare le difese immunitarie
  • abbassare l’infiammazione generale dell’organismo
  • ed infine ti permetterà di comprendere il vero significato di energia e forza vitale.

Provare non costa nulla, ti cambierà la vita.

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mauro zanardelli

Sono un naturopata, iridologo, riflessologo. Dopo il diploma in Naturopatia ho approfondito lo studio della fitoterapia seguendo corsi di nutrizione e fitoterapia integrata, corsi sul sistema endocrino e neuroendocrinologia in fitoterapia, fitoterapia oncologica e riassetto dei problemi intestinali e della sindrome metabolica con approccio naturale. Oltre all’utilizzo delle piante ho proseguito nello studio della riflessologia plantare, della tecnica metamorfica, e creato la tecnica Kintsugi, una tecnica particolare che unisce il lavoro sul corpo con i principi della psicosomatica. Iscritto al registro degli Operatori delle Discipline Bio Naturali seziona Naturopatia con il codice 2016/NT373 istituito dal comitato Tecnico Scientifico della Lombardia.